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I 22 migliori alberi da giardino a crescita rapida

Sappiamo che gli alberi sono amici delle pendenze perché con le loro radici aiutano a rinsaldare il terreno e prevenire pericolosi fenomeni di smottamento. In questa guida analizziamo gli alberi da giardino a crescita rapida, particolarmente utili quando vogliamo stabilizzare in fretta un pendio, così come quando desideriamo creare la struttura di base di un nuovo giardino o cambiare rapidamente l’aspetto di un terreno.

  • Pinus halpensis (Pino d’Aleppo): tipico del bacino del Mediterraneo, è una pianta pioniera, in grado cioè di instaurarsi su terreni vergini e arricchirli per altre piante più esigenti. Forte, resistente ai venti e alla siccità, prospera anche in terreni poveri e difficili, necessita di molta luce e teme i ristagni idrici e il freddo intenso e prolungato. Raggiunge i 20 mt di altezza.

  • Pinus pinaster (Pino marittimo): rispetto ai suoi simili sopporta meglio il freddo e l’umidità, anzi teme la siccità prolungata. Ottimo come stabilizzatore di suoli sabbiosi e come frangivento. Raggiunge i 30 mt di altezza.

  • Pinus pinea (Pino domestico): altra pianta pioniera, predilige il suolo profondo e fresco, meglio se sabbioso pur possedendo un certo grado di adattabilità, non tollera però i ristagno di acqua e i suoli calcarei. Raggiunge i 30 mt di altezza ed è stabile grazie a profonde radici. Necessita di molta luce e produce i pinoli.

  • Pinus sylvestris (Pino silvestre): diffuso in tutta Europa, in Italia è tipico dei boschi di Alpi e Appennini. Tollera tanto il gelo quanto la siccità e i venti; ama la luce. Ottimo stabilizzatore per vigoroso e profondo apparato radicale. Raggiunge i 45 mt di altezza.

  • Pseudotsuga menziesii (Douglasia verde): imponente, assomiglia molto a un abete. Ama i suoli profondi e permeabili e un’esposizione soleggiata. Teme tanto la siccità quanto gli inverni troppo rigidi e piovosi. La resina ha un particolare profumo limonato. Nelle condizioni ideali supera i 50 mt di altezza; una curiosità: l’albero più alto d’Italia è proprio una Douglasia, e svetta a 62,45 mt nella Foresta di Vallombrosa, in Toscana.

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  • Acer opalus (Acero opalo): alti fino a 25 mt, ama la luce e tollera la siccità meglio del freddo. Le profonde radici fittonanti lo ancorano saldamente al terreno, che predilige calcareo o argilloso. Ha un bel portamento e il suo legno viene usato anche per la produzione di strumenti musicali.

  • Acer platanoides (Acero riccio): raggiunge i 30 mt di altezza e le foglie si distendono in un’ampia chioma. Ama i suoli profondi, ricchi, fertili e umidi, ma ben drenati. Sopporta bene il freddo e persino il gelo, tollera la mezz’ombra.

  • Alnus cordata (Ontano napoletano): una pianta elegante dal portamento contenuto, raggiunge i 15-20 mt di altezza, predilige i terreni umidi e infatti lo troviamo spesso lungo i corsi d’acqua; molto adattabile in termini di terreno e di luce, tollerando anche la mezz’ombra. Resiste bene al freddo e, pur caducifolia, perde la chioma più tardi delle altre.

  • Alnus glutinosa (Ontano nero): come il napoletano ama le acque; ha un portamento elegante ed è adattissimo a consolidare pendii umidi. Raggiunge i 20 mt di altezza e la chioma, non troppo fitta, si sviluppa in palchi ravvicinati. Necessita di molta luce.

  • Betula pendula (Betulla): tipico delle foreste del Nord Europa, ha un aspetto facilmente riconoscibile per la sua corteccia bianca sfaldante e la chioma morbida e leggera. Funziona meglio se piantata in piccoli gruppi, dove le radici, fitte ma superficiali, si intersecano tra loro aumentando la resistenza ai venti. Ama i suolo leggeri, acidi, senza ristagni e le posizioni assolate; tollera il freddo e il gelo. Raggiunge i 30 mt di altezza. Il suolo non deve avere ristagni e deve essere abbastanza profondo da consentire la penetrazione delle sue lunghe radici. Necessita di abbondante luminosità.

  • Populus nigra (Pioppo nero): raggiunge i 30 mt di altezza e possiede una chioma ampia e leggera, ama il sole e i terreni profondi e fertili ma presenta una buona adattabilità. Nel nostro Paese è molto diffuso in prossimità di acque superficiali, infatti, anche se mal sopporta i ristagni, la presenza di umidità lo rende più resistente alle estati particolarmente secche.

  • Quercus farnetto (Farnetto): raggiunge i 30 mt di altezza e sviluppa un’ampia e rigogliosa chioma. Ama i terreni fertili e freschi, si spoglia ad autunno inoltrato e necessita di molta luce. Le radici sono profonde e robuste, fornendogli stabilità nei confronti dei forti venti.

  • Quercus robur (Farnia): è un albero maestoso, che supera i 40 mt di altezza arrivando fino ai 50. La chioma è altrettanto imponente e dà il meglio di sé quando adeguatamente distanziata da altri alberi o edifici in modo da potersi dispiegare completamente. Ama terreni freschi, profondi, ben drenati, e tanto sole.

  • Robinia pseudoacacia (Acacia): la citiamo per dovere, vista la crescita davvero rapidissima anche su terreni difficili e un fitto apparato radicale utile a rinsaldare terreni ripidi e nudi, oltre che per le sue qualità di pianta pioniera, ma con un monito di cautela: tende infatti a essere davvero invasiva! Raggiunge i 25 mt di altezza, è spinosa, specie da giovane, e produce in primavera fiori molto profumati dai quali si ricava il famoso miele.

  • Salix alba ‘tristis’ (Salice piangente): ama i suoli umidi finanche bagnati, freschi, ricchi di materia organica. Necessita di molta luce e raggiunge i 15 mt di altezza. Quando perde le foglie, resta decorativo oltre che per il portamento anche per il colore giallastro dei rami.

  • Tilia platyphyllos (Tiglio): vale la pena di piantarlo se non altro per l’inebriante profumo dei suoi fiori da cui si ricava anche un ottimo miele. Elegante e maestoso, può superare i 30 mt di altezza e ha bisogno di spazio per espandersi anche intorno a sè. Ama i suoli profondi e freschi, umidi senza ristagni, temendo la siccità specie nei primi anni di vita.

  • Tilia cordata (Tiglio selvatico): raggiunge i 25 mt, produce fiori profumatissimi e aromatici, nei mesi di giugno e luglio; ama i suoli umidi e freschi, temendo il secco. Ama il sole ma tollera anche la mezz’ombra.

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  • Acer pseudoplatanus (Acero di monte): raggiunge i 35 mt di altezza e se gli viene lasciato adeguato spazio intorno sviluppa una chioma molto ampia. Decorativo per la tinta giallo intenso delle foglie in autunno. Desidera terreni ricchi e profondi, fertili, umidi ma senza ristagni.

  • Larix decidua (Larice): pianta imponente, raggiunge i 40 mt di altezza, ama le posizioni soleggiate su terreni freschi e privi di ristagni. Il profondo apparato radicale lo rende adatto a rinsaldare le scarpate. La chioma verde si tinge di arancio brillante in autunno.

  • Liquidambar styraciflua (Liquidambar): coltivato, raggiunge i 20 mt, mentre può superare i 40 mt in Nord America. Ama i suoli umidi e profondi ma senza ristagni idrici, tollera la mezz’ombra e il freddo. Albero ornamentale per il foliage autunnale nei toni del rosso-arancione.

  • Liriodendron tulipifera (Albero dei tulipani): prende il nome dai fiori, per l’appunto simili a tulipani, grandi, verdi con venature arancioni, ma lo consideriamo ornamentale anche per la bellezza del foliage autunnale nei toni del giallo-arancio. Ama le posizioni soleggiate e i suoli umidi, profondi, feritili. Raggiunge i 20 mt di altezza.

  • Prunus avium (Ciliegio): ama il sole, indispensabile per la maturazione ottimale dei frutti, e si insedia al meglio in suoli fertili e ben drenati. Ornamentale per la abbondante fioritura bianca che precede le foglie in primavera.

alberi da giardino a crescita rapida

Tutti questi alberi oltre che avere crescita rapida sviluppano un apparato radicale importante adatto a trattenere il terreno e rinforzare i nostri pendii. Non resta che mettersi all’opera e scegliere gli alberi da giardino che più si adattano alle nostre esigenze!

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