contenitori per semina

Contenitori per semina fai da te: pro e contro delle varie tecniche

La primavera è in arrivo e porta con sè la voglia di seminare per tutti gli amanti del giardino! Spesso mi sono trovata a non avere abbastanza contenitori per avviare i semi a germinazione e mi sono adattata con varie soluzioni per realizzare contenitori per semina fai da te. In questo articolo condivido successi e fallimenti in base alla mia esperienza.

Contenitori per semina classici

Nei garden si trovano i classicissimi alveoli in plastica, spesso a vassoi di quattro, sei o nove. Hanno il pregio di essere leggeri, imipilabili, già raggruppati in vassoi, il costo è basso.

contenitori per semina

Contenitori per semina fai da te biodegradabili

Rotoli di carta igienica

Lo scorso anno ho visto questa tecnica online e mi è sembrata geniale, per cui ho deciso di provarla. Il razionale è quello di usare un materiale largamente disponibile, come il rotolo della carta igienica, tagliarlo a metà, riempirlo di terra e poi inserirvi il seme. Quando la piantina è abbastanza grande da dover essere trapiantata, si prende il tutto e lo si inserisce in un vaso più grande.

La mia esperienza tuttavia non è stata delle migliori, perchè dobbiamo tener conto che i semi vanno anche bagnati, spesso per qualche settimana prima di poter trapiantare il germoglio. Durante questo periodo nella mia esperienza il cartone ha iniziato a decomporsi e in alcuni casi ha sviluppato delle sottili muffe sulla carta bagnata.

Personalmente quindi non è una tecnica che ripeterò, ma credo che possa essere utile per semi a veloce germinazione come quelli del nasturzio o della calendula così da interrare in poco tempo contenitore e contenuto.

contenitori per semina

Cartone delle uova

Anche questa è una tecnica molto comune, gli alveoli che contengono le uova hanno già la forma di un microvaso che poi può essere spezzato e interrato direttamente (in questo caso usare cartoni non tinti!). Anche se in teoria è molto carino, riscontro le stesse problematiche del rotolo della carta igienica, inoltre le posizioni di giunzione tra gli alveoli sono sottili e tendono a rompersi con le annaffiature.

C’è chi si spinge oltre e pianta addirittura DENTRO I GUSCI delle uova rotte… non ho sperimentato quindi non mi esprimo!

contenitori fai da te

Contenitori per semina fai da te in plastica

Vasetti dello yogurt

Se abbiamo l’abitudine di mangiare yogurt quotidianamente, ci accorgeremo di produrre una vasta quantità di vasetti, che normalmente finiscono riciclati nella plastica. Se però li conserviamo e semplicemente pratichiamo dei fori alla base con un banale cacciavite o punteruolo, otteniamo una miriade di vasetti adattissimi per la germinazione nel formato da 125 ml, utili anche a un primo rinvaso se nel formato da 500 ml. Lo scorso anno li ho usati tantissimo e hanno funzionato davvero bene! Inoltre sono abbastanza resistenti da poter essere riutilizzati l’anno successivo, basta lavarli per bene e potendoli impilare occupano davvero poco spazio nella conservazione da un anno all’altro.

Bottiglie dell’acqua

Per le talee di buddleja lo scorso anno ho usato le bottiglie di plastica tagliando il fondo e poi, sulla base di un video che avevo trovato in rete, creando una mini serra con il coperchio. Come per i vasetti di yogurt, ho bucato il fondo con il cacciavite. Questa tecnica si proponeva di creare delle mini serre per l’appunto in grado di favorire la germinazione. Nel mio caso questo non è avvenuto, ho notato che le piantine tendevano a essere un po’ soffocate dal coperchio e ne soffrivano, tanto è vero che ben presto l’ho tolto con beneficio. Rispetto al vasetto dello yogurt le bottiglie offrono vasi di maggiori dimensioni ma è decisamente più indaginoso e scomodo tagliarle. Non è una tecnica che ripeterò.

Bottiglia tagliata in tre pezzi:

contenitori per semina

Si butta il pezzo centrale conservando solo la base e la sommità. Alla base vanno praticati dei fori con un punteruolo, si può farne uno su ogni cuspide più uno al centro.

contenitori fai da te

Infine si riempie di terra la base, si pianta e poi si copre il tutto con la parte superiore.

mini serra fai da te

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Parte in plastica delle cassette della frutta

Quando si tratta di riciclare la fantasia è fondamentale e la necessità aguzza l’ingegno! Ho riciclato con successo lo stampo in plastica delle cassette di arance, che presenta alveoli a semisfera. In questo caso la plastica è sottile come per gli alveoli classici ma i contenitori sono più bassi e complessivamente la struttura è meno rigida. Inoltre il foro alla base tende a essere ampio. Il pro è che sono a costo zero e di grandi dimensioni. Si può ovviare al problema del foro grande deponendo sulla base, prima di mettere la terra, un tovagliolo di carta, anche usato, che lascerà passare l’acqua ma tratterrà il panetto di terra. Per ovviare alla mancanza di rigidità, si può lasciare lo stampo in plastica direttamente nella cassetta di legno o di cartone, che darà sostegno e farà anche da “sottovaso”.

La foto è orrenda ma è l’unica che ho fatto lo scorso anno, in velocità con la bustina di semi davanti per ricordarmi cosa ci avevo piantato =)

contenitori fai da te

Contenitori per semina fai da te: conclusioni

Per concludere ho riassunto la mia esperienza nella seguente tabella con i pro e contro di tutti i materiali utilizzati. Promuovo gli alveoli classici e i vasetti dello yogurt, gli unici che utilizzerò quest’anno.

Tabella pro e contro

TecnicaPROCONTROGIUDIZIO FINALE
ALVEOLI CLASSICIleggeri
impilabili
riutilizzabili
basso costo
non biodegradabiliPROMOSSO
ROTOLI DI CARTA IGIENICAelevata disponibilità
costo zero
biodegradabili
non riutilizzabili
formazione di muffe
BOCCIATO
CARTONE DELLE UOVAelevata disponibilità
costo zero
biodegradabili
non riutilizzabili
tendenza a sfaldarsi
BOCCIATO
VASETTI DELLO YOGURTelevata disponibilità
impilabili
riutilizzabili
costo zero
non biodegradabiliPROMOSSO
BOTTIGLIA DI ACQUAelevata disponibilità
riutilizzabili
costo zero
difficile da tagliare
non biodegradabile
BOCCIATO
CASSETTA DELLA FRUTTAelevata disponibilità
costo zero
poco rigido
non biodegradabile
BOCCIATO

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