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Giardino della pioggia: come evitare allagamenti in giardino

“Giardino della pioggia” o “Rain garden”: se ne sente parlare soprattutto in termini di progettazione urbanistica, ma di cosa si tratta esattamente? E’ possibile declinare questa idea nel nostro giardino? Se in città è utile a raccogliere l’acqua bloccata dalla superfici dure, rallentandola e depurandola prima che entri nel sistema fognario, possiamo adottare questa soluzione anche a casa nostra, nelle aree depresse e che durante i temporali si inzuppano di acqua? Ecco qui di seguito le mie ricerche e idee per portare i benefici del giardino della pioggia anche a casa nostra!

Il giardino della pioggia: che cos’è

Il giardino della pioggia nasce come metodo pratico e intelligente per rallentare e drenare efficacemente eccessi di acqua, ad esempio per forti temporali, prevenendo al contempo l’allagamento delle strade e l’intasamento del sistema fognario. Infatti le superfici dure come asfalto, vialetti, pavimentazioni, impediscono il naturale drenaggio dell’acqua, che quindi scorre finchè trova una superficie assorbente. Questa superficie però può essere troppo piccola, specialmente quando ci troviamo di fronte a forti temporali e importanti precipitazioni, che non sono più una rarità. In questi casi, se l’acqua non riesce a scendere, si verificano allagamenti di varie proporzioni. Il concetto di giardino della pioggia consiste nel progettare una depressione del terreno in grado di ospitare eccessivi carichi idrici dando il tempo alle acque di essere drenate lentamente verso i sistemi deputati. Le piante inserite hanno la particolarità di tollerare eccessi di umidità così come resistere a momenti di secca.

Aumentare queste aree nelle città e nei centri abitati è sicuramente utile e auspicabile, ma in questo articolo voglio parlare di come possiamo declinare il concetto di “RAIN GARDEN” o “giardino delle pioggia” anche in ambiente domestico.

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Come creare un giardino che ci protegge dagli allagamenti

Come sempre in Natura tutto è interconnesso. Pertanto per risolvere un problema di drenaggio, non si può intervenire solo nel punto in cui si accumula l’acqua. E’ sì utile pensare a un progetto specifico, ma ancora di più contestualizzarlo in una rete di interventi. Ho letto che in un giardino dove la superficie verde supera l’80%, circa il 40% delle precipitazioni totali vengono assorbite e un altro 40% viene “evotraspirato” per un totale dell’80% delle precipitazioni che vengono adeguatamente gestite dalle sole piante. Se invece le superfici verdi sono meno del 15% della superficie, solo il 15% dell’acqua piovana viene assorbito!

Alberi

Dovremmo sempre sforzarci di inserire un albero in giardino, per quanto esso sia piccolo, per gli innumerevoli vantaggi che esso ci regala. L’albero infatti aiuta contro l’allagamento in molti modi diversi.

  • Le radici trattengono il terreno, prevenendo l’erosione del suolo. Esse stesse intercettano una parte di acqua, assorbendola. Inoltre creano all’interno del terreno, in profondità, canali per lo scorrimento dell’acqua e sacche di aria in cui, in caso di necessità, può essere ospitato un eccesso di acqua.
  • La chioma rallenta l’arrivo dell’acqua a terra, che così può assorbire il carico idrico in maniera dilazionata. Inoltre le fronde trattengono una parte delle precipitazioni, che viene direttamente traspirata e restituita all’atmosfera senza raggiungere il terreno.

Erba

Mai lasciare una superficie a terra nuda. Se non vogliamo inserirci piante decorative, piuttosto lasciamola a erba. La terra nuda infatti traspira troppo, quindi perde liquidi seccandosi; inoltre è una terra povera di microrganismi benefici. Un suolo così impoverito, pur secco, non è più in grado di assorbire eccessi di acqua, quindi favorirà paradossalmente gli allagamenti.

Ridurre le superfici dure

Non è solo la città ad avere superfici dure non drenanti, quali asfalto, acciotolato, marciapiedi. Nel nostro giardino le pavimentazioni di pietra, le mattonelle, il porfido, le gettate di cemento, fanno esattamente la stessa cosa. Sarebbe opportuno ridurre al minimo queste superfici. Se ci serve per forza un’area senza vegetazione, meglio optare per uno strato di ghiaia o corteccia che ci può dare adeguata praticità pur rimanendo permeabile. Se il lavoro è già fatto e rimuoverlo non è un’opzione, si può aggiungere, sopra alle pavimentazioni, delle grandi fioriere ricche di piante. In questo modo ridurremo in ogni caso la superficie dura e impermeabile perchè le piante intercetteranno parte delle precipitazioni apportando tutti i benefici di cui sono capaci.

Attenzione alle pendenze

Tutte le pendenze fanno prendere velocità alle acque superficiali, che quindi diventano più “aggressive” e riescono a erodere maggiormente il suolo. E’ utile in questi casi, se possibile, interrompere il pendio con un terrazzamento. Se questo non è fattibile, piantumare a più non posso con uno schema di alberi, arbusti e piante basse tappezzanti. In questo modo gli alberi tratterranno il suolo in profondità, creando anche canali per l’accoglimento e lo scorrimento delle acqua, mentre le piante basse tappezzanti tratterranno soprattutto la parte superficiale del suolo evitando erosioni e ruscellamenti.

Il giardino della pioggia: è possibile crearlo a casa nostra?

Detto questo, se abbiamo già adottato tutte le strategie elencate ma restano ancora delle zone che immancabilmente si riempiono di acqua durante le forti piogge, cosa possiamo fare?

Un progetto molto interessante è quello appunto di creare un giardino della pioggia domestico.

Nel mio caso particolare, il giardino presenta ampie zone in pendenza, e in particolare in un punto, a valle di un pendio, ci sono due zone che potrebbero giovarsi di un giardino della pioggia. Infatti ogni volta che le precipitazioni sono abbondanti e prolungate, in tali zone si creano delle aree paludose che si asciugano sensibilmente in ritardo rispetto alle aree circostanti.

Il progetto che ho per queste aree è il seguente:

  • scavare una buca ancora più profonda, partendo dal punto più basso del naturale avvallamento, con base piatta e pareti inclinate
  • usare la terra di riporto ed eventuali sassi per creare una sorta di bordo rialzato tutto intorno, per trattenere meglio l’acqua
  • trovare la vena di acqua che alimenta il buco e approfondirla, alzandola al bordo con pietre e terra di riporto
  • inserire le piante giuste

Le piante per il giardino della pioggia

Le piante più particolari sono ovviamente quelle della zona centrale, in quanto devono essere in grado di sopportare tanto eccessi che privazioni di acqua. In particolare durante i momenti di “piena” verranno anche parzialmente sommerse dalla pioggia, mentre viceversa quando le precipitazioni sono dilazionate anche questa zona di impianto si asciugherà. In questi momenti di cambiamento climatico sono piante da tenere in forte considerazione per la loro adattabilità a condizioni estreme e variabili, anche per altre zone del giardino. L’elenco di seguito deriva da ricerche fatte sul sito della Royal Horticoltural Society, una vera autorità sull’argomento giardinaggio!

Piante per la zona umida del giardino della pioggia

  • Alchemilla mollis
  • Aquilegia vulgaris
  • Astrantia
  • Borago officinalis
  • Buddleja davidii
  • Calamagrostis brachytricha
  • Corniolo bianco
  • Digitalis purpurea
  • Erba benedetta (Geum)
  • Fucsia magellanica
  • Geranium
  • Hemerocallis
  • Hosta
  • Iris sibirica
  • Knautia macedonica
  • Lythrum salicaria
  • Persicaria affinis
  • Phlox paniculata
  • Stachys bizantina
  • Ortensia Arborescens ‘Annabelle’
  • Physocarpus diablo
  • Miscanthus sinensis
  • Verbena bonariensis
  • Viburno

Piante per la zona asciutta del giardino della pioggia

Man mano che ci si allontana dal centro del giardino della pioggia, ci si allontana anche dall’umido, quindi le piante saranno esposte a condizioni meno estreme. Ecco qualche esempio di pianta che ben si adatta a questo scopo, sempre dalla RHS.

  • Berberis
  • Filadelfo
  • Iperico
  • Malvone
  • Sambuco
  • Salvia
  • Ribes
abbinamento acero giapponese

Per concludere: il giardino della pioggia domestico

In conclusione possiamo dire che non c’è un unico elemento da considerare quando vogliamo creare un giardino a prova di allagamento. Piantare tante piante, trovando posto per alberi ma senza dimenticare arbusti e tappezzanti, è fondamentale. Ridurre le superfici dure e non traspiranti è altrettanto importante. Se poi ci restano delle aree sfortunate, gestiamole con un progetto ad hoc di rain garden (giardino della pioggia) domestico.

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