Stachys byzantina
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Orecchie d’agnello: caratteristiche e accostamenti vincenti.

La Stachys Byzantina, detta anche Orecchie d’agnello, è una pianta che sta funzionando molto bene nel mio giardino e quindi sto iniziando a ragionare su quali piante possano starci bene insieme, sempre nell’ottica della sperimentazione! In questo articolo parlo della mia esperienza con le Orecchie d’agnello e degli accostamenti che ho intenzione di provare, nei toni del grigio, viola e bianco.

Orecchie d’agnello: perchè mi piace

So che normalmente si crea un’aiuola o uno schema partendo da un progetto iniziale studiato a tavolino, ma nel mio caso la mia inesperienza (unita a tanta curiosità e voglia di imparare) così come le caratteristiche non sempre facili del mio terreno, mi portano a fare il ragionamento inverso. Quello che sto facendo è infatti sperimentare molti diversi tipi di piante per capire quali funzionano meglio e dove, per selezionare alleate in grado di rendere il giardino bello ma soprattutto facile da gestire. Se una pianta non funziona, non mi incaponisco, al massimo la sposto in un’altro posto che avrà un’altro microclima e una diversa esposizione. Spesso tanto basta. In caso contrario, si vede che non fa per me!

E’ rustica e tappezzante

Detto questo una pianta che sta funzionando molto bene è la Stachys byzantina, detta anche Orecchie d’agnello per la forma della foglia: pelosa e carnosa, di colore argentato, che forma cuscini bassi. La Stachys ha anche il pregio di essere sempreverde e in primavera produce delle pannocchiette alte con fiori violetti. Personalmente non le trovo molto decorative, e sono anche un po’ pungenti (pur non avendo spine) ma sono davvero ricche di semi quindi hanno una loro utilità!

Lavorando sulle pendenze, il pregio maggiore delle Orecchie d’agnello per me è la sua capacità tappezzante, unita a un’ottima rusticità. Infatti tutte le piante che ho inserito lo scorso anno non solo sono sopravvissute pur con minime cure, ma anche si stanno ingrandendo a vista d’occhio. La Stachys bizantina ha retto molto bene l’inverno (in ogni caso da noi le gelate sono state minime, massimo -2°C e per pochi giorni) seccando solo qualche fogliolina. Adesso inoltre tutte le piante sono piene di nuove foglioline, tenere, fitte e pelose. Quindi mi sto chiedendo: cosa può starci bene insieme?

Funziona bene al sole

Trovo che l’accostamento di grigio, bianco e viola sia molto elegante e ho scoperto che le piante con fogliame argentato e/o peloso, e/o piccolo e/o carnoso, sono molto adatte all’esposizione al sole, perchè queste caratteristiche consentono di riflettere i raggi solari (colori chiari), trattenere l’umidità (peluria), ridurre la traspirazione (piccole dimensioni) o trattenere le risorse idriche direttamente dentro di sè (carnose). Le orecchie d’agnello presentano diverse di queste caratteristiche, ovvero foglie verde-grigio molto chiare, carnose e pelose. Pur tollerando molto bene il caldo, in realtà viene spesso usata nelle bordure dei giardini inglesi, quindi il sole abbondante e diretto non è certo un requisito fondamentale.

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Orecchie d’agnello: accostamenti nei toni del viola, grigio e bianco

Arriviamo al dunque: cosa mettiamo vicino alla Stachys Bizantina?

I toni del grigio

  • Artemisia: pianta officinale perenne dalle foglie argentate, ha portamento espanso. In estate produce dei fiorellini gialli che si sposano bene con il viola. Rustica, ama il sole ma tollera il gelo.

  • Festuca glauca: bellissima graminacea ornamentale, sempreverde, forma ciuffi bassi e compatti di foglie sottili grigio-azzurrine. In estate produce anche sottili infiorescenze molto delicate e complessivamente ininfluenti sul portamento della pianta. Cresce lentamente e non è invasiva come altre graminacee ornamentali, quindi la trovo adattissima ai giardini di piccole dimensioni e dove vogliamo mantenere un aspetto ordinato.

  • Santolina: pianta aromatica perenne, sempreverde, forma cespugli bassi e fitti di fogliame argentato. Tende ad espandersi in larghezza. Tollera discretamente bene il gelo, ama le posizioni soleggiate. La sua fioritura è nei toni del giallo, con tanti capolini tondeggianti.

  • Salvia: ricorrono le piante officinali in questa sezione, infatti ecco un’altra aromatica che tutti conosciamo, rustica, sempreverde, perenne. La salvia tende a creare ampi cuscini di foglie ampie e argentate, la base tende a diventare legnosa quindi ricordiamoci di potare adeguatamente per mantenere un aspetto fresco e verdeggiante.

  • Senecio cineraria: bellissima pianta dal fogliame argento, perenne, sempreverde, ha un portamento compatto e mantiene dimensioni ridotte. Come la santolina fiorisce nei toni del giallo, quindi se siamo molto attenti allo schema cromatico e il giallo non rientra in quello che abbiamo scelto, possiamo anche cimare i boccioli per mantenere solo la tinta grigia.

Un po’ di bianco

  • Anemone giapponese: adoro questa pianta che crea cespugli leggeri di foglie e poi a fine estate e per buona parte dell’autunno presenta abbondanti fiori, grandi e delicati, nei toni del bianco per i nostri fini, ma molto gradevoli anche in rosa. Rustica, quasi invasiva una volta che si è insediata, tollera molto bene il freddo mentre come esposizione predilige la mezz’ombra. Tuttavia per esperienza l’ho vista prosperare anche in pieno sole, purchè il terreno sia ricco e adeguatamente idratato. In questi casi è utilissima la pacciamatura.

  • Giglio: non ho ancora sperimentato questa bulbosa ma penso che non manchi molto! La pianta è perenne, alta, con fiori grandi ed eleganti, in varie tonalità di colore, ai nostri fini scegliamo quello bianco. Ama un terreno ben drenato e preferisce un’esposizione a mezz’ombra.

  • Iris sibirica: altro gruppo di piante che adoro, esistono in molte varietà e colori, in generale prediligono esposizione a mezz’ombra e alcuni sono anche adattissimi ai terreni umidi e paludosi (per altre idee sui terreni umidi leggi qui). Sono perenni rizomatose che tendono a espandersi lateralmente quindi meglio lasciare un po’ di spazio intorno o dividerle con regolarità. Scegliendo una varietà bianca portiamo discreta eleganza vicino alle Orecchie d’agnello.

  • Spiraea: saliamo di dimensioni con questa pianta a portamento cespuglioso che può raggiungere i due metri di altezza e larghezza a piena maturità. Ce ne sono di diversi tipi, la spiraea x vanhouttei in primavera produce abbondanti infiorescenze bianche.

Il viola e il blu

  • Agapanto: una bellissima pianta, davvero elegante, che ama il caldo e prospera anche in terreni poveri (ho letto di un bellissimo giardino di Paolo Pejrone in Corsica nel suo libro “I miei giardini”). Presenta steli alti e infiorescenze tondeggianti nei toni del viola-blu, ma anche azzurro e bianco. Tollera poco il freddo invernale, ama le esposizioni soleggiate e i terreni ben drenati.
  • Buddleja Davidii: pianta perenne, cespugliosa, caducifolia (ma se l’inverno è mite, sempreverde). Presenta fogliame verde con riflessi argentati e in estate abbondanti infiorescenze violacee a pannocchia che attirano tantissime farfalle (infatti è chiamato anche “Albero delle Farfalle”). Rustico e facile da moltiplicare, se vuoi scoprire come farne talea leggi qui.
  • Campanula carpatica: pianta perenne bassa (raggiunge al massimo i 10 cm) con tendenza a espandersi lateralmente. Alla base le foglie verdi a forma di cuore sono dense e coprenti, e in estate produce abbondanti fiori a campanella nei toni del viola.

  • Delphinium: se vogliamo qualcosa di grande, questa pianta è adattissima a portare verticalità alla nostra aiuola, raggiungendo i 2 mt di altezza! I fiori infatti sono raggruppati in grandissime pannocchie che svettano verso l’alto. Nel nostro caso la sceglieremo nei toni del viola o azzurro. Tollera bene il gelo, ama il sole e i terreni ben drenati.

  • Erba cipollina: erba aromatica spesso coltivata puramente per il suo utilizzo in cucina, non dimentichiamo che è anche decorativa! Infatti le foglie sottili, tubulari ed edibili portano in cima infiorescenze a pon-pon nei toni del lilla, davvero carine. Si può seminare ma per esperienza la resa è abbastanza bassa. Meglio investire in qualche bulbo, in pochi anni ne avremo grandi quantità vista l’elevata tendenza ad espandersi!
  • Eryngium: pianta perenne, alta, con foglie grigio verdi e fiori grigio-blu estivi. Non ha spine ma ha estremità pungenti. Si autodissemina con facilità.

  • Lavanda: pianta officinale perenne dalle molte proprietà, facile da coltivare quando trova il suo posto. Il fogliame è verde-grigiastro e in primavera- estate produce abbondante e profumata fioritura nei toni del lilla e del viola. Possiamo coglierla durante tutta l’estate per creare profumati mazzetti e composizioni. Attira insetti e farfalle. Ricordiamoci di potarla in autunno per evitare che la base diventi legnosa.

  • Muscari: piccole bulbose basse con tendenza ad espandersi anno dopo anno. Le foglie sottili, tubolari, verde brillante, spuntano a fine inverno prima delle pannocchiette di fiori blu intenso. Di grande effetto quando piantata in gruppi soprattutto per la precocità della fioritura.

  • Settembrini (Aster): pianta rustica, quasi invasiva, produce cespugli ariosi di fogliame verde che in autunno si riempiono di centinaia di margheritine. E’ molto facile trovarlo nei toni del violetto, ma esiste anche la chicca “White Heather” che presenta fiori bianchi.

Conclusioni: orecchie d’agnello e suoi accostamenti

Ho imparato quindi che la Stachys bizantina o orecchie d’agnello è una pianta rustica, tappezzante e che resiste bene al sole grazie alle sue caratteristiche di colore e forma. Mi sta dando una grossa mano sulle pendenze e per questo voglio non solo mantenerla, ma anche implementarla e valorizzarla.

Le piante più facili che sperimenterò come accostamenti sono, quantomeno in prima battuta:

  • Anemoni bianchi
  • Buddleja
  • Erba cipollina
  • Salvia
  • Settembrini

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