Iris trapianto
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Trapianto iris: facile anche per principianti!

Adoro i fiori degli iris, così eleganti, maestosi o delicati, dalle infinite sfumature e combinazioni di colori. La loro varietà di forme e pigmentazione è davvero vastissima. Oltre che rustiche, sono anche piante molto prolifiche, pressochè tappezzanti e pertanto ogni 4-5 anni vanno divise. In questo articolo racconto passo passo la mia esperienza nella divisione e trapianto iris, che ho già affrontato in più stagioni con successo.

Trapianto iris: la divisione

Come dicevo gli iris sono piante molto prolifiche, si espandono per rizomi e vanno periodicamente divise. Infatti se sono troppo vicine tendono a fiorire in maniera stentata. Dando loro il giusto spazio vitale invece trovano nuova forza e vigore e questo porterà a una fioritura generosa.

Nel mio caso sono partita da un’aiuola di Iris barbata (esteticamente le mie preferite). Le Iris barbata hanno fiori molto grandi, direi imponenti, scultorei. Oltre a essere davvero interessanti come forma e come varietà di colore, spesso i singoli fiori presentano al loro interno diversi tipi di sfumature che portano a un effetto davvero WOW! Per esempio nella varietà “Wine and rose” lo stesso fiore porta sia petali rosa tenue che petali color vinaccia. La Irsi “Braithwaite” accosta invece petali bianchi superiori a petali blu scuro-viola inferiori. Un altro splendido tipo è la “Gnu Rayz” con petali screziati di giallo tenue e viola caldo. Il fiore in primavera emette anche una fragranza che tuttavia non mi spingerei a definire profumo…! Le foglie sono alte, lisce, a spada, di un bel verde brillante. La pianta è rustica e perenne.

Il periodo migliore per fare il trapianto di iris è l’autunno, ma ho ottenuto risultati ottimi anche trapiantando in primavera. Quest’anno ho replicato in questa stagione quindi, anche perchè ho avuto la fortuna di ricevere tutte queste piante da un giardiniere a cui erano cresciute in eccesso. Spesso in giardino lo scarto dell’uno è ricchezza per l’altro!

Ma torniamo al trapianto vero e proprio. Con un bel colpo di pala divido il cespo, prelevando vari gruppi di iris. Notiamo che i rizomi sono tra loro fittamente intrecciati.

Iris con radici intrecciate

Prendendone uno alla volta, delicatamente lo smuovo per staccarlo dagli altri. Senza fatica e mantenendo la sua integrità si separerà dal gruppo.

Singolo rizoma di iris

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Trapianto iris: nuova dimora

Spesso si legge come amino le posizioni soleggiate e i terreni asciutti ma nel mio caso ho notato che non disdegnano un po’ di ombra e un terreno fresco. Inoltre per le loro capacità tappezzanti ho deciso di inserirli in una riva difficile e ombreggiata come racconto in questo articolo.

Scavo una buca adatta a contenere il rizoma e le radici, non particolarmente profonda. Infatti gli iris amano mantenere i propri rizomi abbastanza superficiali.

Iris nella sua buca

Inserisco la pianta e copro con un leggero strato di terra, sufficiente per dare stabilità ma non eccessiva da soffocarla.

Conclusa l’operazione è buona norma tagliare le foglie a un’altezza di circa 10 cm dalla base così da favorire l’attecchimento. Successivamente irrighiamo generosamente.

Iris con foglie accorciate

Non ci aspettiamo che fioriscano il primo anno, ovviamente! L’importante in questa prima fase è garantire un adeguato attecchimento.

Gli iris sibirica che ho trapiantato lo scorso anno in tarda primavera, non solo hanno attecchito, si sono anche vistosamente moltiplicate e hanno già fiorito!

Conclusioni

Le iris sono piante rustiche, facili e prolifiche, che si possono considerare praticamente tappezzanti. Con poche cure attecchiscono e fioriscono, moltiplicandosi stagione dopo stagione. Questa generosità va ripagata prendendosi periodicamente del tempo per praticare una adeguata divisione e trapianto iris per consentire loro di prosperare e dare il meglio di sè!

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